Le elezioni regionali tenutesi in Valle d’Aosta hanno fatto emergere il seguente quadro: avanza la Lega, arretra l’Union Valdotaine. Il Pd per la prima volta senza eletti.
AOSTA – Le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale della Valle d’Aosta confermano il buon momento della Lega: il movimento di Salvini ottiene oltre il 17% e conquista 7 seggi su 35. Al primo posto si conferma l’Union Valdotaine con il 19,2% e sette scranni conquistati: lo storico partito autonomista, tuttavia, segna un forte arretramento rispetto al 33% di cinque anni fa. Il suo leader ed ex presidente della Regione Augusto Rollandin lascia sul terreno oltre 6mila preferenze, acciaccato da una travagliatissima legislatura tempestata anche di inchieste giudiziarie. Disfatta storica per il Partito Democratico: per la prima volta dal 1946 gli eredi del Pci non superano la soglia di sbarramento e restano senza seggi. Il Movimento 5 Stelle si assesta al 10,5%, meno della metà dell’exploit delle elezioni politiche (24%) in cui aveva espugnato il collegio uninominale valdostano della Camera. Le altre forze autonomiste ottengono i seguenti risultati: Stella Alpina-Pnv 10,6% (4 seggi), Uvp 10,5% (4) e Alpe 9% (3). Per la prima volta compaiono due nuove sigle: Impegno civico 7,5% (3) e Mouv 7,1 (3).
Manovre per eleggere il presidente
In Valle d’Aosta, unico caso in Italia, il presidente della Regione viene eletto direttamente dall’Assemblea, dove si preannunciano già le manovre tra i vari partiti dato che non c’è alcuna maggioranza. Laurent Vierin (Uvp), presidente uscente, punta a un’alleanza tra gli autonomisti: “Più che di asse Lega-Movimento 5 Stelle credo che ogni movimento rappresenti una propria sensibilità e che le forze che sono legate all’idea di autonomia debbano in qualche modo mettere in campo questa possibilità di dialogo tra di loro“.
